Georges Joseph Christian Simenon (Liegi, 13 febbraio 1903 – Losanna, 4 settembre 1989) è stato uno scrittore belga di lingua francese vallone, autore di numerosi romanzi, noto al grande pubblico soprattutto per avere inventato il personaggio di Jules Maigret, commissario di polizia francese.

Tra i più prolifici scrittori del XX secolo, Simenon era in grado di produrre fino a ottanta pagine al giorno. A lui si devono centinaia di romanzi e racconti, molti dei quali pubblicati sotto diversi pseudonimi. La tiratura complessiva delle sue opere, tradotte in oltre cinquanta lingue e pubblicate in più di quaranta Paesi, supera i settecento milioni di copie. Secondo l'Index Translationum, un database dell'UNESCO che raccoglie tutti i titoli tradotti nei Paesi membri, Georges Simenon è il diciassettesimo autore più tradotto di tutti i tempi e il terzo di lingua francese dopo Jules Verne e Alexandre Dumas (padre).

Nonostante la sua opera abbia intrecciato diversi generi e sottogeneri letterari, dal romanzo popolare al romanzo d'appendice passando dal noir e dal romanzo psicologico, Simenon è noto soprattutto per essere l'ideatore del commissario Maigret, protagonista di racconti e romanzi polizieschi.

Simenon iniziò la sua carriera di scrittore a poco meno di sedici anni, a Liegi, come giornalista nella sua città natale. Negli anni venti, trasferitosi a Parigi, divenne un prolifico autore di narrativa popolare. Negli anni trenta raggiunse la fama grazie al personaggio del commissario Maigret, i cui racconti e romanzi furono i primi a essere pubblicati con il suo vero nome; sino ad allora infatti, Simenon aveva pubblicato opere sotto pseudonimo, usandone decine: il più ricorrente era Georges Sim. Fu quella la svolta nella carriera letteraria di Simenon che, fino agli anni settanta, produsse un considerevole numero di romanzi (gialli e no) che lo rendono uno degli autori più tradotti e più letti del XX secolo. Nonostante l'enorme successo commerciale, la critica letteraria è sempre stata indecisa riguardo a una sua possibile classificazione, tanto che, benché la produzione poliziesca di Simenon riguardi una parte relativamente minoritaria della sua opera, egli è ricordato per lo più come un prolifico autore di romanzi gialli.

Lo stile di scrittura di Simenon è caratterizzato, nonostante il vocabolario scarno e la rinuncia a qualsiasi finezza letteraria, da atmosfere molto dense. Il suo lavoro arriva, nelle sue stesse parole, dal "popolo nudo", dall'uomo che viene alla luce dietro tutte le possibili maschere. La storia di Simenon è ripercorribile sia nelle sue opere di finzione sia nei diversi romanzi autobiografici. La sua vita privata era instabile: a parte i suoi due matrimoni Simenon ebbe numerose relazioni. Nel corso della sua vita cambiò trentatré residenze, tra Belgio, Francia, Canada, Stati Uniti e Svizzera.

Biografia

Simenon nasce a Liegi, in rue Léopold, venerdì 13 febbraio 1903, da Henriette Brüll, una casalinga di estrazione borghese, e Désiré Simenon, un contabile. All'anagrafe locale venne registrato come se fosse nato il giorno prima, giovedì 12 febbraio, perché il giorno venerdì 13 era considerato di cattivo auspicio dalla madre, che implorò il marito di fare una falsa dichiarazione per non mettere il bambino sotto il segno della sventura. Nonostante questo superstizioso incidente, l'arrivo di questo primo figlio riempie i genitori e specialmente il padre di gioia. Georges da bambino non gode di ottima salute e proprio la cagionevole salute del piccolo è uno dei numerosi motivi di scontro tra le famiglie, o meglio i clan, Simenon e Brüll: l'autore belga ricorderà in numerose interviste e in diversi romanzi autobiografici il suo rapporto con i genitori e le rispettive famiglie di origine, venerando e forse mitizzando il padre Désiré e i Simenon e sottolineando, se mai ce ne fosse stato bisogno, il suo difficilissimo rapporto con Henriette, una madre "morbosamente emotiva, ma insensibile alle emozioni degli altri".

Georges Simenon frequenta con ottimi risultati vari istituti scolastici retti dai Fratelli delle Scuole Cristiane. In quegli anni adolescenziali, fatti di nuove esperienze, Simenon si ribella alle restrizioni imposte dai religiosi e sin da allora comincia il suo graduale allontanamento dalla Chiesa cattolica e dalla religione. È attratto dalla lettura fin da ragazzo, in particolar modo dalle opere dei Dumas (padre e figlio), di Dickens, Balzac, Stendhal, Conrad e Stevenson, e dai testi classici. Nel 1919 entra come cronista alla Gazette de Liège, dove rimane per oltre tre anni firmando con lo pseudonimo di Georges Sim. Contemporaneamente collabora con altre riviste e all'età di diciotto anni pubblica il suo primo romanzo. Dopo la morte del padre, nel 1922, si trasferisce a Parigi, dove inizia a scrivere utilizzando vari pseudonimi; già nel 1923 collabora con una serie di riviste (almeno 14) pubblicando racconti settimanali: la sua produzione letteraria è notevole e nell'arco di tre anni scrive oltre 750 racconti. Le sue capacità letterarie gli assicurano un rapido successo economico. Contemporaneamente decide di intraprendere la strada del romanzo commerciale e negli anni tra il 1925 e il 1930 pubblica oltre 170 romanzi con vari editori (Ferenczi, Tallandier, Fayard), tutte opere sotto vari pseudonimi, dei quali i più ricorrenti sono Georges Sim, Jean du Perry, Gom Gut, Christian Brulls, Georges Martin-Georges e molti altri. Impiega pochi giorni per scrivere un romanzo e utilizza vari nomi per rivenderli a diversi editori; gli anni di scrittore sotto pseudonimo sono una sorta di apprendistato, in attesa di scrivere "letteratura impegnata".

Nel 1928 intraprende un lungo viaggio, prima sulla chiatta Ginette, quindi sul cutter Ostrogoth, lungo i canali navigabili francesi, da cui trae ispirazione per la realizzazione di numerosi reportage; i canali e i paesaggi piatti e brumosi della Francia del Nord ricorreranno poi in molti dei suoi romanzi e racconti, polizieschi e no. Nel 1929, in una serie di novelle scritte per la rivista Détective, appare per la prima volta il personaggio del commissario Maigret. Nel 1931 si avvicina al mondo del cinema: Jean Renoir e Jean Tarride producono i primi due film tratti da suoi romanzi, Il mistero del crocevia e Il cane giallo.

Assieme alla prima moglie Régine Renchon, detta Tigy, intraprende lunghi viaggi per il mondo per tutta la durata degli anni trenta. Nel 1939 nasce il primo figlio, Marc. Nel 1940 si trasferisce a Fontenay-le-Comte in Vandea, non lontano da La Rochelle: durante la guerra si occupa dell'assistenza ai rifugiati belgi e nello stesso periodo intrattiene una lunga corrispondenza epistolare con André Gide. A causa di un'errata diagnosi medica, Simenon si convince di non avere ancora molti anni da vivere e questo lo spinge a scrivere le sue memorie, dedicate al figlio Marc e raccolte nel romanzo autobiografico Pedigree.

La fine della guerra coincide in Francia con la caccia ai collaborazionisti: accuse poi rivelatesi infondate sfiorano Simenon, che preferisce trasferirsi negli Stati Uniti, prima in Texas poi nel Connecticut, mentre il fratello Christian, condannato a morte in contumacia per collaborazionismo, ripara, su consiglio di Georges, nella Legione straniera francese, ove troverà la morte in combattimento nel 1947 nella guerra d'Indocina: una morte di cui la madre - con la quale, come si è detto, Georges Simenon aveva un difficilissimo rapporto - lo riterrà sempre responsabile. Negli Stati Uniti conosce Denyse Ouimet, che diventerà la sua seconda moglie e madre di tre suoi figli (John, Marie-Jo e Pierre). Torna in Europa negli anni cinquanta, prima in Costa Azzurra e quindi in Svizzera, a Epalinges nei dintorni di Losanna. Nel 1960 presiede la giuria della tredicesima edizione del festival di Cannes: i film in concorso quell'anno sono memorabili, da A casa dopo l'uragano di Minnelli a L'avventura di Antonioni, da La fontana della vergine di Bergman a Violenza per una giovane di Buñuel. Tra i fischi del pubblico, vengono assegnati il Premio della giuria al film di Antonioni e la Palma d'oro a La dolce vita di Federico Fellini; tra Simenon e il regista riminese nasce una lunga e duratura amicizia. Dopo pochi anni Simenon si separa da Denyse Ouimet e, in seguito a una piccola caduta, assume una domestica perché lo accudisca nelle faccende domestiche: è Teresa Sburelin, di origini friulane, che gli resterà accanto fino alla sua morte.

Simenon era anche noto per essere un "playboy" e per tradire spesso le sue compagne ufficiali, soprattutto nella seconda parte della sua vita: affermava infatti di aver avuto rapporti sessuali occasionali - spesso più di una volta al giorno - con circa diecimila donne; a chi si mostrava scettico su questa cifra, ritenendola una vanteria o una grossolana esagerazione, rispondeva (come nel celebre epistolario con l'amico Federico Fellini, il quale cercava fonti d'ispirazione per il suo film su Casanova), spiegando che la stragrande maggioranza di queste donne, circa ottomila, erano prostitute e che anche le altre erano quasi tutte di estrazione sociale inferiore alla sua: domestiche, cantanti (una ancora non celebre Joséphine Baker), ballerine (tra cui una giovanissima Nadia Cassini), spogliarelliste e cameriere. Ripeteva che "non si tratta assolutamente di un vizio, non sono un maniaco sessuale, ma sento il bisogno di comunicare", e che fare sesso per lui era come "respirare". Lo scrittore era inoltre un fumatore accanito e un forte bevitore.

Nel 1972, dopo aver pubblicato Maigret e il signor Charles, lo scrittore annuncia sul quotidiano francese 24 heures che non scriverà più e infatti da allora inizia l'epoca dei dettati: Simenon registra su nastri magnetici le parole che aveva deciso di non scrivere più. Nei tardi anni settanta le condizioni di salute di Simenon sono precarie, ma questo riduce solo in parte la sua produzione letteraria. Nel 1978 la figlia Marie-Jo muore suicida; nel 1980 Simenon rompe la promessa fatta otto anni prima e scrive di suo pugno il romanzo autobiografico Memorie intime, dedicato alla figlia, della quale spargerà le ceneri nel giardino della sua casa svizzera. Georges Simenon muore a 86 anni a Losanna nel 1989 per una recidiva di un tumore al cervello, malattia che aveva superato con successo qualche tempo prima.

Stile narrativo

La narrativa di Simenon è caratterizzata da storie nelle quali i personaggi, quasi sempre umili o appartenenti alla piccola borghesia, ma anche ricchi e rinomati, si trovano coinvolti in vicende drammatiche. Pur utilizzando uno stile narrativo asciutto e poco incline a estetismi letterari, le sue opere dimostrano una notevole capacità di ritrarre con arguta psicologia vicende dal sapore profondamente umano. Con Simenon si giunge alla borghesizzazione del racconto giallo: piccoli uomini spersi nelle traversie della vita passano sotto la lente di un osservatore attento e analitico, che nelle sue opere non si dilunga in descrizioni favolistiche di luoghi e persone, ma anzi a esse dedica spesso poche e asciutte, anche se esaustive, righe. Tutto è crudo e brutalmente trasparente, tutto è nuda realtà.

La sua popolarità è dovuta soprattutto ai settantacinque romanzi e ai ventotto racconti che vedono come protagonista il commissario Maigret. In tali romanzi polizieschi Simenon si discosta dagli schemi dell'inchiesta per tracciare suggestivi ritratti psicologici e per evocare con efficacia le atmosfere parigine o quelle grigie e stagnanti della provincia francese. Le inchieste di Maigret sono in realtà la paziente ricostruzione della verità umana, per arrivare all'antefatto che ha causato il dramma, e con esso alle prove per poter incastrare il colpevole.

In tal senso Simenon già dagli anni trenta imprime una svolta irreversibile nella storia del romanzo giallo: con Simenon, cioè, la domanda che ci si pone, che si pone l'investigatore e di conseguenza il lettore, si sposta ormai definitivamente dal chi è stato del giallo classico all'inglese, al perché, al cosa è successo nell'esistenza di una persona per portarla fino alla soglia irreversibile del delitto. L'attenzione dell'autore non è più centrata, come in altri autori di romanzi gialli, sulla costruzione di un meccanismo perfetto, di un enigma apparentemente insolubile che si sciolga magicamente nella sorpresa finale. Importante per Simenon è raccontare una vicenda umana, attraversata da un dramma, da un delitto, anche se ricostruita attraverso i passi che deve muovere un poliziotto per scoprire alla fine che il dramma è tale non solo per la vittima, ma anche per l'assassino.

Tra i romanzi scritti da Simenon dove non figura Maigret è doveroso ricordare:

  • Il treno: è la storia di Marcel, grigio padre di famiglia, che all'avvicinarsi dell'invasione tedesca nella seconda guerra mondiale lascia la sua cittadina nelle Ardenne e s'imbarca su un treno di profughi, diretto verso la Francia ancora libera; sul treno verrà separato dalla moglie incinta e dalla figlia, e conoscerà una profuga ebrea con la quale nascerà una storia di passione e sospensione dalla realtà, storia che esalterà la dignità della donna e la meschinità di Marcel.
  • Tre camere a Manhattan: una storia avvincente e tetra, in cui non mancano colpi di scena, fotografie di vite squallide, persone insensibili, ma anche un amore; è stato scritto nel periodo in cui l'autore fu travolto dalla passione per la donna che poi diverrà la sua seconda moglie, Denyse Ouimet.
  • L'uomo che guardava passare i treni: è la storia del signor Popinga che colto nella routine della sua vita "perfetta" guarda passare i treni della notte con le tendine abbassate "sul segreto dei viaggiatori", finché un giorno prenderà anch'egli il treno della fuga da tutto e da tutti, per vestire i panni dell'omicida braccato dalla polizia di mezza Europa.
  • I fantasmi del cappellaio (Les Fantômes du chapelier): il cappellaio Labbé gestisce un negozio nella cittadina francese di La Rochelle e appare agli occhi di tutti come un borghese rispettabile. Proprio per questo nessuno può immaginare che è lui l'omicida seriale che sta sconvolgendo tutto il paese. Tuttavia, una persona sembra nutrire dei sospetti su di lui: è il sarto armeno Kachoudas, che ha il negozio proprio di fronte al suo.

Tra i numerosi riconoscimenti ottenuti è doveroso ricordare il Mystery Writers of America Grand Master, ricevuto nel 1966.

Molti dei suoi romanzi sono divenuti film, sceneggiati e serie televisive.

Opere

Ciclo del commissario Maigret

Altri romanzi e racconti

Romanzi "duri"

Dettati autobiografici e memorie

  • Je me souviens (1945)
  • Quand j'étais vieux (1970)
  • Lettre à ma mère (1974)
Lettera a mia madre, trad. Giovanni Mariotti, Adelphi, 1985.
  • Mémoires intimes suivis du Livre de Marie-Jo (1981)
Memorie intime. Seguito dal Libro di Marie-Jo, trad. Laura Frausin Guarino, Adelphi, 2003.

Simenon pubblicò una serie di dettati autobiografici, Les Dictées, che consta di 21 volumi.

Volumi di racconti

Articoli di costume e brevi racconti su periodici

Anche le seguenti riviste contengono suoi inediti:

Reportages

  • Marins pour rire, marins quand même (1931), poi in Simenon en bateau (2013)
  • Europa 33, trad. di Federica e Lorenza Di Lella, Nota di Matteo Codignola, Collana Piccola Biblioteca n.758, Milano, Adelphi, 2020, ISBN 978-88-459-3513-8. [raccolta di scritti del 1933-34]
  • Long cours sur les rivières et canaux (1937)
  • Police-secours ou les nouveaux mystères de Paris (da "Paris-Soir, 6-16 febbraio 1937)
    • Pronto intervento: i nuovi misteri di Parigi, trad. di Jacopo De Michelis, Collana Margini n.19, Roma, Stampa Alternativa, 2000, ISBN 978-88-722-6542-0.
    • Dietro le quinte della polizia, trad. di Lorenza Di Lella e Maria Laura Vanorio, Nota di Ena Marchi, Collana Piccola Biblioteca n.786, Milano, Adelphi, 2022, ISBN 978-88-459-3736-1. [raccolta di articoli pubblicati fra 1933 e 1937]
  • Mare nostrum ou La Méditerranée en goélette (9 articoli, 1939), poi in Simenon en bateau (2013)
    • Il Mediterraneo in barca, trad. di Giuseppe Girimonti Greco e Maria Laura Vanorio, Nota di Matteo Codignola, Collana Piccola Biblioteca n.740, Milano, Adelphi, 2019, ISBN 978-88-459-3393-6.
  • L'Amérique en auto (1947), poi come Des phoques aux cocotiers et aux serpents à sonnette (2013)
    • L'America in automobile, traduzione di Federica Di Lella e Maria Laura Vanorio, Nota di Ena Marchi, Collana Piccola Biblioteca n. 797, Milano, Adelphi, 2023, ISBN 978-88-459-3830-6. [composti fra 1946 e 1958]
  • La Femme en France (1959, con foto di Daniel Frasnay)
  • Mes apprentissages. Reportages 1931-1946, edizione stabilita e a cura di Francis Lacassin, Paris, Omnibus, 2001, ISBN 978-22-580-5623-7, pp.1053.
    • A la découverte de la France, Textes recueillis par Francis Lacassin et Gilbert Sigaux, Préface de Francis Lacassin, Union Générale d'Éditions, Paris, 1976.
      • Una Francia sconosciuta, traduzione di Maria Laura Vanorio, Nota di Ena Marchi, Collana Piccola Biblioteca n.812, Milano, Adelphi, 2024, ISBN 978-88-459-3931-0.
    • A la recherche de l'homme nu, Textes recueillis par Francis Lacassin et Gilbert Sigaux, Préface et bibliographie de Francis Lacassin, Union Générale d'Éditions, Paris, 1976.
    • A la rencontre des autres (1989)
  • A margine dei meridiani, trad. di Giuseppe Girimonti Greco e Francesca Scala, Nota di Matteo Codignola, Collana Piccola Biblioteca n.773, Milano, Adelphi, 2021, ISBN 978-88-459-3613-5. [raccolta di scritti del 1935, 1939, 1976]

Lettere

  • Sans trop pudeur. Correspondance 1938-50, con André Gide, 1973
Caro Maestro, Caro Simenon. Lettere 1938-1950, trad. e cura di Marco Vallora e Chiara Agostini, Milano, Archinto, 1989, ISBN 978-88-776-8013-6.
  • Lettre à Frédéric Dard (1991)
  • Lettres sur Balzac. Corrispondenza con André Jeannot (1994)
  • A la conquête de Tigy. Lettres inédites 1921-1924 (1995)
  • Carissimo Simenon, mon cher Fellini, édition établie et présentée par Claude Gauteur, préface de Jacqueline Risset, Paris, Ed. de l'Etoile-Cahiers du Cinéma, 1988
Carissimo Simenon, Mon cher Fellini. Carteggio di Federico Fellini e G. Simenon (1997), trad. di Emanuela Martini, A cura di Claude Gauteur e Silvia Sager, Prefazione di C. Gauteur, Collana Piccola Biblioteca n.420, Milano, Adelphi, 1998, ISBN 978-88-459-1406-5.

Discorsi e altro

  • Se avessi fatto il medico, trad. e cura di Matteo Codignola, Piccola Biblioteca degli oggetti letterari, Milano, Edizioni Henry Beyle, 2023, ISBN 978-88-320-9471-8. [conferenza tenuta al IV Congresso della Federazione internazionale dei medici scrittori a Montreux nel 1962]
  • Il romanziere, trad. e cura di Matteo Codignola, Piccola Biblioteca degli oggetti letterari, Milano, Henry Beyle, 2024, ISBN 978-88-320-9477-0. [discorso tenuto all'Istituto Francese a New York nel novembre 1945]

Altri volumetti più o meno d'occasione

Racconti sparsi

Filmografia

Le opere di Georges Simenon sono state largamente adattate al cinema e alla televisione, per un totale di circa 170 produzioni in tutto il mondo. Tra i numerosi film ricordiamo:

  • La notte dell'incrocio (La Nuit du carrefour, Francia, 1932), scritto e diretto da Jean Renoir, con Pierre Renoir nel ruolo di Maigret
  • Gioventù traviata (Les Inconnus dans la maison, Francia, 1942), scritto da Henri-Georges Clouzot e diretto da Henri Decoin
  • Il viaggiatore d'Ognissanti (Le voyageur de la Toussaint, Francia, 1943) tratto dal romanzo Il viaggiatore del giorno dei Morti diretto da Louis Daquin con, tra gli altri attori, Assia Noris e Serge Reggiani.
  • Panico (Panique, Francia, 1946), scritto e diretto da Julien Duvivier
  • L'uomo della Torre Eiffel (The Man on the Eiffel Tower, USA, 1950), diretto da Burgess Meredith, con Charles Laughton nel ruolo di Maigret
  • La vergine scaltra (La Marie du port, Francia, 1950), diretto da Marcel Carné
  • Sangue alla testa (Italia, 1956), diretto da Gilles Grangier con Jean Gabin, Georgette Anys
  • Il fondo della bottiglia (The Bottom of the Bottle, USA, 1956), diretto da Henry Hathaway
  • Il commissario Maigret (Maigret tend un piège, Francia, 1958), scritto e diretto da Jean Delannoy, con Jean Gabin nel ruolo di Maigret
  • La ragazza del peccato (En cas de malheur, Francia, 1958), diretto da Claude Autant-Lara, con Brigitte Bardot
  • Maigret e il caso Saint-Fiacre (Maigret et l'affaire Saint-Fiacre, Francia, 1959), scritto e diretto da Jean Delannoy, con Jean Gabin nel ruolo di Maigret
  • Chi ha ucciso Bella Shermann? (La Mort de Belle, 1961), diretto da Édouard Molinaro
  • Il presidente (Le President, Francia, 1961), diretto da Henri Verneuil, con Jean Gabin nel ruolo del Presidente
  • Letto, fortuna e femmine (Le Bateau d'Émile, Francia, 1962), diretto da Denys de La Patellière
  • Lo sciacallo (L'Aîné des Ferchaux, Francia, 1963), scritto e diretto da Jean-Pierre Melville, con Jean-Paul Belmondo
  • Maigret e i gangsters (Maigret voit rouge, Francia, 1963), diretto da Gilles Grangier, con Jean Gabin nel ruolo di Maigret
  • Tre camere a Manhattan (Trois chambres à Manhattan, Francia, 1963), diretto da Marcel Carné
  • Uno sconosciuto in casa (Cop-Out, Regno Unito, 1967), scritto e diretto da Pierre Rouve, con James Mason e Geraldine Chaplin
  • Maigret a Pigalle (Italia, Francia, 1967), diretto da Mario Landi, con Gino Cervi nel ruolo di Maigret
  • Le chat - L'implacabile uomo di Saint Germain (Francia, 1971), scritto e diretto da Pierre Granier-Deferre
  • L'evaso (La Veuve Couderc, Francia, 1971), scritto e diretto da Pierre Granier-Deferre
  • L'orologiaio di Saint-Paul (L'Horloger de Saint-Paul, Francia, 1974), scritto e diretto da Bertrand Tavernier con Philippe Noiret
  • I fantasmi del cappellaio (Les Fantômes du chapelier, Francia, 1982), scritto e diretto da Claude Chabrol
  • L'Étoile du nord (Francia, 1982), scritto e diretto da Pierre Granier-Deferre, con Simone Signoret
  • Equator - L'amante sconosciuta (Équateur, Francia, 1983), scritto e diretto da Serge Gainsbourg
  • L'insolito caso di Mr. Hire (Monsieur Hire, Francia, 1989), scritto e diretto da Patrice Leconte
  • Betty (Francia, 1992), scritto e diretto da Claude Chabrol, con Marie Trintignant
  • Luci nella notte (Feux rouges, 2004), diretto da Cédric Kahn
  • L'uomo di Londra (A londoni férfi, Ungheria, 2007), diretto da Béla Tarr
  • La camera azzurra (La chambre bleue, 2014), diretto da Mathieu Amalric
  • Maigret, diretto da Patrice Leconte (2022)
  • Le persiane verdi (Les Volets Verts, 2022), diretto da Jean Becker

Simenon in numeri

  • Numero di romanzi e scritti brevi: circa 450
  • Inchieste del Commissario Maigret: 107 (in 75 romanzi e 28 racconti)
  • Pagine: 26.688 in 27 volumi
  • Romanzi psicologici: 117
  • Articoli e reportage: quasi 3.000
  • Pseudonimi accertati: 37
  • Tradotto in 58 lingue
  • Pubblicato in 44 nazioni
  • Oltre 700 milioni di libri venduti
  • Film basati sui suoi scritti: circa 50. Tenendo conto degli sceneggiati televisivi e radiofonici in varie nazioni del mondo, tra cui l'Italia dove Gino Cervi interpretava Maigret, si raggiunge un totale di quasi 200 film.

Note

Bibliografia

  • Alberto Arbasino, Simenon dal barbiere, in Parigi o cara, Milano, Adelphi, 1995, pp. 204–211.
  • Pierre Assouline, Georges Simenon. Una biografia, traduzione di Elena Montemaggi, Bologna, Odoya, 2014 [1992], ISBN 978-88-6288-252-1.
  • Marco Biggio e Andrea Derchi, Simenon in Italia, prefazione di Sandro Volpe, La Spezia, Edizioni Cinque Terre, 1998.
  • (EN) Fenton Bresler, The Mistery of Georges Simenon: A Biography, New York, Beaufort Books, 1983, ISBN 0-8253-0145-9.
  • Salvatore Cesario, Su Georges Simenon, Napoli, Edizioni scientifiche italiane, 1996.
  • Gianni Da Campo, Claudio G. Fava e Goffredo Fofi, Simenon, l'uomo nudo, Napoli, L'ancora del Mediterraneo, 2004, ISBN 88-8325-143-1.
  • Stanley G. Eskin, Georges Simenon. Alla scoperta di un protagonista del Novecento, a cura di Gianni Da Campo, Venezia, Marsilio, 1996 [1987], ISBN 88-317-6328-8.
  • Bernard de Fallois (a cura di), Simenon. Il Metodo di Maigret, Milano, Feltrinelli 1962.
  • Fulvio Gianaria e Alberto Mittone, Georges Simenon, Torino, Paravia-Gribaudo, 1997.
  • Maria Ielo, Elogio della signora Maigret, Ravagnese (RC), Città del sole, 2002.
  • Francis Lacassin, Conversazioni con Simenon, traduzione di Elga Mugellini, Torino, Lindau, 2004, ISBN 88-7180-511-9.
  • Patrick Marnham, L'uomo che non era Maigret. Ritratto di Georges Simenon, traduzione di Carla Della Casa, Firenze, La Nuova Italia, 1994 [1992], ISBN 88-221-1500-7.
  • Signorelli et al. (a cura di), Georges Simenon... mon petit cinéma, Bergamo, Federazione Italiana Cineforum, 2002. ISBN 88-89653-02-7.
  • Maurizio Testa, Maigret e il caso Simenon, Roma, Robin, 1998. ISBN 88-86312-05-9.
  • Marco Vitale, Parigi nell'occhio di Maigret, premessa di Agnès Faganelli, Milano, Unicopli, 2000.

Voci correlate

  • Caratteristiche dell'opera di Simenon
  • Christian Simenon
  • Commissario Maigret
  • Memorie intime
  • Pedigree (romanzo)

Altri progetti

  • Wikiquote contiene citazioni di o su Georges Simenon
  • Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Georges Simenon

Collegamenti esterni

  • Simenon, Georges, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  • Vittorio Stella, SIMENON, Georges, in Enciclopedia Italiana, III Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1961.
  • Paola Ricciulli, SIMENON, Georges, in Enciclopedia Italiana, V Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1994.
  • Simenon, Georges, su sapere.it, De Agostini.
  • (ITDEFR) Georges Simenon, su hls-dhs-dss.ch, Dizionario storico della Svizzera.
  • (EN) Georges Simenon, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
  • (EN) Georges Simenon, su The Encyclopedia of Science Fiction.
  • Opere di Georges Simenon / Georges Simenon (altra versione), su MLOL, Horizons Unlimited.
  • (EN) Opere di Georges Simenon / Georges Simenon (altra versione), su Open Library, Internet Archive.
  • (EN) Opere riguardanti Georges Simenon, su Open Library, Internet Archive.
  • (EN) Bibliografia di Georges Simenon, su Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff.
  • (EN) Georges Simenon, su Goodreads.
  • (EN) Georges Simenon, su IMDb, IMDb.com.
  • (EN) Georges Simenon, su AllMovie, All Media Network.
  • (EN) Georges Simenon, su Internet Broadway Database, The Broadway League.
  • (DEEN) Georges Simenon, su filmportal.de.
  • (FR) Centro di studi Georges Simenon, su ulg.ac.be. URL consultato il 2 settembre 2005 (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2003).
  • Tutto Georges Simenon, su genovalibri.it.
  • Fondo Georges Simenon, su alasca.it. URL consultato il 21 marzo 2008 (archiviato dall'url originale il 9 maggio 2006).
  • Simenon Simenon sito italiano su Georges Simenon, su simenon-simenon.com.
  • Gianfranco Brevetto, I segni di Simenon. A vent'anni dalla morte, su agoravox.it, 9 dicembre 2009.

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